Chiusura percutanea dell’appendice atriale sinistra: un’alternativa alla terapia con Warfarin per la prevenzione dell’ictus nei pazienti con fibrillazione atriale


Nei pazienti con fibrillazione atriale non-valvolare, l’ictus embolico è ritenuto essere associato a trombi nell’appendice atriale sinistra.

Lo studio PROTECT AF ha valutato l’efficacia e la sicurezza della chiusura percutanea dell’appendice atriale sinistra per la prevenzione dell’ictus rispetto al trattamento con Warfarin ( Coumadin ) nei pazienti con fibrillazione atriale.

Pazienti adulti con fibrillazione atriale sono risultati idonei per essere inclusi nello studio multicentrico, randomizzato di non inferiorità se presentavano una delle seguenti caratteristiche: precedente ictus o attacco ischemico transitorio, diabete mellito, ipertensione, età uguale o superiore ai 75 anni.

I 707 pazienti arruolati sono stati assegnati in maniera casuale in un rapporto 2:1 a chiusura percutanea dell’appendice atriale sinistra e successiva interruzione del trattamento con Warfarin ( gruppo intervento; n=463 ) o a trattamento con Warfarin con un INR target tra 2 e 3 ( gruppo controllo; n=244 ).

L’efficacia è stata valutata con un endpoint primario composito di ictus, morte cardiovascolare ed embolia sistemica.

Gli eventi avversi gravi, che costituivano l’endpoint primario per la sicurezza, comprendevano sanguinamento maggiore, effusione pericardica ed embolizzazione del dispositivo di chiusura percutanea.

A un follow up di 1.065 pazienti-anno, il tasso di eventi di efficacia primaria è stato di 3 per 100 pazienti-anno nel gruppo intervento e di 4.9 per 100 pazienti-anno nel gruppo controllo.

La probabilità di non-inferiorità dell’intervento è risultata superiore al 99.9%.

Gli eventi di sicurezza primaria sono risultati più frequenti nel gruppo intervento che nel gruppo controllo ( 7.4 per 100 pazienti-anno versus 4.4 per 100 pazienti-anno; RR 1.69 ).

In conclusione, l’efficacia della chiusura percutanea dell’appendice atriale sinistra con questo dispositivo è risultata non-inferiore a quella osservata con la terapia con Warfarin.
Benchè sia stato osservato un tasso più elevato di eventi avversi nel gruppo intervento che nel gruppo controllo, gli eventi nel gruppo intervento sono stati soprattutto dovuti a complicazioni periprocedurali.
La chiusura dell’appendice atriale sinistra rappresenta una strategia alternativa alla terapia cronica con Warfarin per la profilassi dell’ictus nei pazienti con fibrillazione atriale non-valvolare. ( Xagena2009 )

Holmes DR et al, Lancet 2009;374: 534-542


Cardio2009 Farma2009 Chiru2009


Indietro

Altri articoli

L'effetto dell'inizio precoce rispetto all'inizio successivo degli anticoagulanti orali diretti ( DOAC ) nelle persone con fibrillazione atriale che hanno...


I pazienti con fibrillazione atriale e una storia di ictus sono ad alto rischio di ictus ricorrente e complicanze cardiovascolari....


I dati sono limitati per quanto riguarda il rischio di eventi ischemici cerebrovascolari e sanguinamento maggiore nei pazienti con fibrillazione...


Non ci sono raccomandazioni basate sull'evidenza sul momento ottimale per iniziare ad assumere anticoagulanti orali non-antagonisti della vitamina K (...


Uno studio ha cercato di determinare il ruolo dell'obesità negli uomini adolescenti sullo sviluppo della fibrillazione atriale e sui successivi...


Non è noto se i sintomi dell'ictus in assenza di una diagnosi di ictus siano un segno di sottili fenomeni...


Esistono dati limitati da studi clinici e raccomandazioni discrepanti sull'uso della terapia anticoagulante nei pazienti con fibrillazione atriale di età...


Il diabete e il prediabete sono risultati associati a un aumentato rischio di ictus nei pazienti con fibrillazione atriale non-valvolare. La...


Il diabete mellito aumenta il rischio di embolia nella fibrillazione atriale non-valvolare ( NVAF ). L'associazione tra pre-diabete e rischio...


Sono stati identificati i biomarcatori clinici, elettrocardiografici ( ECG ) ed ematici associati al rilevamento della fibrillazione atriale dopo ictus...